Gli sviluppi della normativa inglese in materia di schiavitù e sfruttamento

Modern Slavery Act 2015

Approfondimento n. 2/2018                                                                                                                                                                                                                                                                                      

La schiavitù moderna è una delle forme più radicate e occulte di criminalità organizzata. Un reato complesso e ampiamente diffuso che, oltrepassando confini geografici, settori e giurisdizioni, dà luogo a violazioni gravi dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. 

Attraverso pratiche illecite che riducono l’individuo a mero strumento per il conseguimento di scopi criminali, i soggetti coinvolti (oltre 40 milioni) vengono privati della propria dignità e costretti nel mondo dell’economia sommersa e dello sfruttamento.

Secondo le stime dell’International Labour Organization e dello United Nations Office on Drugs and Crime, la schiavitù moderna è oggi una delle principali industrie criminali a livello mondiale, le cui ramificazioni si estendono oltre le regioni più povere del mondo, con un giro d’affari che supera i 150 miliardi di dollari l’anno. 

Con il Modern Slavery Act, approvato dal Parlamento inglese il 26 marzo 2015, il Regno Unito ha introdotto nel panorama europeo nuove e importanti sanzioni contro le molteplici forme di sfruttamento che rientrano nella definizione di modern slavery, attraverso la previsione dei reati di schiavitù, servitù, lavoro forzato o obbligato e tratta di esseri umani. 

La normativa in esame, che ha gettato le basi giuridiche per la prevenzione e la persecuzione della schiavitù moderna e per la protezione di vittime e testimoni, ha ampliato i poteri di controllo in mare, ha istituito un Commissario indipendente per il contrasto alla schiavitù e imposto a tutte le imprese che superano un tetto minimo di fatturato annuo la presentazione di un rapporto che illustri le iniziative adottate a livello interno per l’eliminazione della schiavitù.

Il provvedimento legislativo, a un anno dalla sua entrata in vigore, è stato oggetto di una prima revisione indipendente realizzata dall’avvocato Caroline Haughey nel luglio 2016 e, successivamente, del Backbench Business Debate, in occasione dei quali sono stati illustrati i principali effetti prodotti dal Modern Slavery Act nell’ordinamento inglese, nonché il suo contributo, sia a livello regionale che internazionale, alla lotta alla schiavitù.

Marta Panaiotti

Tutor del Master in Tutela Internazionale dei Diritti Umani

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