Samos, minori stranieri non accompagnati: la Corte di Strasburgo ordina l’immediato trasferimento in luogo sicuro a favore di cinque MSNA nel rispetto dell’art. 3 della CEDU

Approfondimento n. 25/2020                                                                                                                                                                                                                                                   

Samos, minori stranieri non accompagnati: la Corte di Strasburgo ordina l’immediato trasferimento in luogo sicuro a favore di cinque MSNA nel rispetto dell’art. 3 della CEDU

Lo scorso dicembre, a seguito di una denuncia presentata dalla sezione legale del Greek Council for Refugees in concorso con varie associazioni operanti sul territorio greco (ASGI, Still I Rise, Medici Senza Frontiere), si è avviato un procedimento davanti alla Corte Europea dei diritti dell’uomo contro la Grecia e a favore di cinque minori stranieri  non accompagnati di nazionalità afgana presenti nel centro di accoglienza e identificazione (Ric) dell’Isola di Samos.

Di fronte alla Corte i minori hanno lamentato di versare in condizioni disumane e quindi contrarie all’art. 3 della Convenzione Europea dei diritti dell’uomo che sancisce il divieto di tortura e di trattamenti inumani e degradanti. La CEDU si è pronunciata tempestivamente adottando delle misure provvisorie, ex art. 39 del Regolamento di procedura della Corte, con cui ha disposto e ordinato alle autorità greche l’immediato trasferimento dei cinque MSNA (minori stranieri non accompagnati) in un centro adeguato alle loro esigenze. L’intervento della Corte in questo senso rappresenta un significativo precedente legale in virtù del fatto che per la prima volta tale misura provvisoria è stata adottata a garanzia di minori non accompagnati in Grecia e a protezione dei loro diritti fondamentali.

La denuncia presentata pone l’attenzione su quanto accade in Grecia nei centri adibiti all’accoglienza di migranti e richiedenti asilo, in particolare nelle sezioni dedicate ai minori  che sono facilmente paragonabili a una “giungla”: impedimento nell’accesso a cure quotidiane, a cibo e a strutture igieniche; mancanza di supporto medico e di assistenza legale; elevato rischio di sfruttamento e abuso fisico e psicologico. I minori, obbligati ad una permanenza nei campi, non giustificata e prolungata in alcuni casi fino a 10 mesi, oltre a subire una generale condizione di abbandono, sono esposti a violenze di ogni genere e ad una continua privazione dei diritti umani fondamentali, con il rischio di subire danni gravi e permanenti.

Una recente stima di UNHCR risalente allo scorso aprile denuncia solo sul territorio greco la presenza di più di 5.000 MSNA. Quanto denunciato dimostra come il sistema europeo di gestione dei migranti sia gravemente carente delle più fondamentali disposizioni a protezione e garanzia dei diritti umani. La protezione dei minori non accompagnati costituisce un obbligo  internazionale che ha il preciso intento di garantire una tutela effettiva dei loro diritti grazie, in particolare, a strutture idonee alla loro accoglienza e a programmi di trasferimento prioritario in virtù del loro superiore interesse. La situazione denunciata a Samos è comune a tutta la Grecia continentale e nel corso del tempo, soprattutto a seguito dell’accordo Ue-Turchia, si è aggravata rischiando di diventare “permanente” per la scarsità e l’inefficacia spesso dimostrata degli interventi dell’Unione.

Tuttavia, l’impegno assunto dal Governo greco dopo la pronuncia della Corte di dislocare tempestivamente i minori ricorrenti in luoghi sicuri, pare dimostrare una volontà, sia pure colpevolmente tardiva, di adottare forme durature di tutela e protezione per garantire la piena e immediata applicazione dell’art. 3 CEDU nei confronti di un gruppo particolarmente vulnerabile quale i MSNA, principio cardine di portata universale e assoluta che dovrebbe guidare senza soluzione di continuità l’azione degli Stati, delle istituzioni europee e della comunità internazionale.

Sara Corsini

Studentessa del Master in Tutela internazionale dei diritti umani “Maria Rita Saulle”

Link utili: 

https://www.redattoresociale.it/article/notiziario/grecia_trasferimento_per_5_msna_cedu_accoglie_denuncia_delle_associazioni