Nuove forme di collaborazione tra corti regionali per i diritti umani
Declaration of San José
Approfondiemnto n. 43/2019
In occasione del 40esimo anniversario dall’entrata in vigore del Patto di San José del 1969 e dalla contestuale creazione della Corte Interamericana dei diritti umani, il Presidente di quest’ultima, insieme agli omologhidi altre due corti sovranazionali – la Corte africana per i diritti umani e dei popoli e la Corte europea dei diritti dell’uomo – si sono riuniti in Costa Rica dove il 18 luglio 2018 hanno firmato la Dichiarazione di San José al fine di favorire il dialogo istituzionale e giurisprudenziale, la condivisione di informazioni e buone pratiche e il rafforzamento della cooperazione.
Sulla scorta di tale iniziativa, i rappresentanti delle tre corti si sono riuniti per la prima volta a Kampala (28-29 ottobre 2019), dove hanno discusso di ostacoli e sfide principali in materia di tutela effettiva dei diritti umani e collaborazione tra corti, riaffermando l’importanza che la salvaguardia dei diritti dell’uomo – e in particolare la tutela del diritto di accesso alla giustizia – rivestono in ogni democrazia in quanto strumenti fondamentali per favorire il rafforzamento dello stato di diritto e delle stesse istituzioni democratiche.
Nel corso del Forum, conclusosi con la firma di un Memorandum d’intesa, le tre corti, oltre ad aggiornarsi sui principali sviluppi istituzionali, normativi e giurisprudenziali e sulle difficoltà incontrate nello svolgimento delle proprie funzioni, hanno altresì discusso delle misure e dei meccanismi più efficaci per garantire relazioni reciproche, solide e costruttive.
Nel dettaglio, l’impegno delle corti si sta concretizzando in una serie di spinte dirette a stimolare l’interesse di organismi nazionali, società civile e privati cittadini per far sì che diano il loro contributo e supporto al progetto delle tre corti e ai prossimi incontri ufficiali (il secondo programmato per il 2021si terrà a Strasburgo presso la Corte EDU). Un obiettivo fondamentale è anche quello di garantire il coinvolgimento di altri soggetti – attivi tanto a livello regionale quanto globale – interessati alla questione della difesa e della promozione dei diritti umani, ma anche facilitare scambi di personale, incrementare la condivisione di conoscenze per via telematica su questioni di particolare rilievo – tra cui la violenza contro le donne, il cambiamento climatico, la bioetica, il terrorismo e le migrazioni.
Le corti si sono accordate anche per sviluppare e offrire corsi on-line in materia di protezione dei diritti umani, pubblicare con cadenza annuale un report dettagliato e commentato delle sentenze più significative, e condividere maggiormente la propria giurisprudenza con i giudici nazionali, per favorirne il richiamo all’interno dei singoli ordinamenti e rafforzarne la portata nel lungo periodo.
Marta Panaiotti
Tutor del Master in Tutela Internazionale dei Diritti Umani